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Musica in jeans Smart: percorsi di educazione alla Cittadinanza
Nel corso di Musica Musica in Jeans SMART il valore della Cittadinanza globale emerge sotto molteplici punti di vista e in diverse sezioni dell’opera, risultando un ottimo punto di partenza per svolgere ulteriori approfondimenti o per attivare articolati momenti di riflessione condivisa. Si è preferito sottolineare la Cittadinanza come valore trasversale e, per questo motivo, si è scelto di non dedicare all’educazione alla cittadinanza una sezione specifica dell’opera.
Cittadini digitali
Musica in Jeans SMART stimola la riflessione sulla musica in quanto componente della vita del singolo individuo e prevede approfondimenti tematici riferiti al ruolo della musica nella società, alle nuove tecnologie e ai nuovi mezzi di comunicazione (Tomo A, Parte 3, pagina 313 e nel digitale) applicati all’ambito musicale e, in senso più ampio, nella vita di tutti i giorni.
Non solo, il Corso propone, oltre alla App didattica Musica in jeans Smart, una raccolta di software open-source, con relativi tutorial nelle Risorse per il Docente (Parte 4, pagina 49 e seguenti). Tali software permettono di registrare, editare audio e video, fare podcast, realizzare lezioni multimediali. Favoriscono quindi lo sviluppo e l’applicazione di competenze nell’ambito delle tecnologie informatiche e dei media, considerate cruciali per la Cittadinanza digitale. Per i Docenti, nell’area riservata dell’editore, è disponibile anche il volume Lezioni digitali - LIM, learning object, aule virtuali, open source e servizi web per la didattica, che si occupa in maniera approfondita dell’uso e delle potenzialità delle nuove tecnologie nella didattica.
Cittadini del Mondo
Per riconoscere e comprendere le differenze e le identità multiple e sviluppare competenze utili a vivere in un mondo ricco di diversità, l’Antologia e, in particolare, la raccolta di brani denominata Concerto per l’Europa (Tomo B, Parte 2, pagina 208 e seguenti), presenta ben 15 inni nazionali, a sottolineare il ruolo della musica nella costruzione di un’identità nazionale. Ovviamente, sono previsti l’Inno di Mameli (p. 210) e l’Inno dell’Europa (p. 209), che esalta ancora di più il valore identitario della musica, in questo caso con riferimento all’Europa dei popoli e agli ideali che tali popoli condividono.
Sempre nell’Antologia, il Concerto Sotto il cielo d’Europa (Tomo B, Parte 2, pagina 182 e seguenti, più ulteriori brani nelle Risorse per il Docente) vuole mettere in evidenza il valore della cultura musicale popolare di tutti i Paesi e presenta brani della tradizione popolare italiana, tedesca, austriaca, portoghese, polacca, russa, olandese, svedese...
Con il medesimo obiettivo didattico, la storia della musica (tomo A, Parte 3, da pagina 186) propone anche contenuti tematici riferiti:
• alla musica popolare italiana e alla sua funzione identitaria (tomo A, pagina 306);
• alla canzone italiana (tomo A, pagina 308);
• alle culture musicali extra-europee (Asia, Oceania, America del Nord e del Sud, Africa) e all’etnomusicologia con I meridiani della musica (da pagina 336).
Cittadini consapevoli
La musica accompagna l’uomo nell'intero corso della vita. Anzi, ha segnato la storia dell’umanità intera: è presente infatti in ogni civiltà del pianeta e in ogni epoca, dalla quale è stata influenzata e che, a sua volta, ha contribuito a plasmare. Lo studio della storia della musica (tomo A, Parte 3, da pagina 186) contribuisce alla comprensione delle strutture e delle dinamiche sociali, economiche e, più in generale, culturali, mettendo in luce che, ieri come oggi, queste sono interdipendenti e interagiscono a livello locale, nazionale e globale. In questa stessa ottica, l’Antologia propone il concerto Evergreen (Tomo B, Parte 2, da pagina 234, più ulteriori brani nelle Risorse per il Docente), costituito dai cosiddetti “intramontabili”, cioè brani italiani e internazionali, appartenenti a generi diversi, che hanno fatto storia e sostengono l’analisi della storia più recente e della contemporaneità.
Cittadini inclusivi
La musica è infatti una presenza viva nell’esistenza di ognuno: dalla semplicità di una ninna-nanna alla complessità di una composizione orchestrale, la musica ci parla con un linguaggio diretto e immediato. La musica favorisce la presa di coscienza della propria identità e del proprio essere parte di un gruppo, ma è soprattutto un linguaggio universale che pone in relazione individui di Paesi e culture diversi, oltrepassando confini etnici, linguistici, sociali e religiosi. In questo senso, la musica aiuta a sviluppare un senso di appartenenza, di condivisione di valori e responsabilità, nel rispetto delle differenze e dell’alterità.
Il laboratorio musicale (Tomo B, Parte 1 Il metodo coordinato) propone “L’orchestra di classe”, un insieme strumentale formato da un insieme di strumenti che sono diversi tra loro e suonano note diverse, che però si armonizzano. Il laboratorio musicale, quindi il fare musica, è di per sé un luogo privilegiato di espressione, innovazione, ricerca e sperimentazione, che permette di superare i limiti del linguaggio verbale e di abbattere qualsivoglia barriera, non solo culturale. La musica favorisce la conoscenza, la comunicazione e la collaborazione, così come lo sviluppo di atteggiamenti di attenzione ed empatia nei confronti degli altri, soprattutto di coloro che presentano fragilità.